Marcia Napoli: padre Fortunato, Zelensky e Putin ascoltino grido – Campania

Marcia Napoli: padre Fortunato, Zelensky e Putin ascoltino grido – Campania

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‘Colombe e falchi, lavorare per fine conflitto’




(ANSA) – NAPOLI, 28 OTT – “Brava gente, questa piazza è il
sorriso della Pace … È necessario gridare per la pace? Il
Presidente Mattarella lo ha ricordato all’incontro con la
comunità di Sant’Egidio: ben vengano tutte le iniziative sulla
pace. Ma di che pace parlare? Che pace testimoniare? «Oggi la
pace è gravemente violata, ferita, calpestata: e questo in
Europa, cioè nel continente che nel secolo scorso ha vissuto le
tragedie delle due guerre mondiali. Siamo nella terza». Sono
parole di Papa Francesco. Parole dure e dirette. Di chi pende
posizione, come la stiamo prendendo noi in questo momento. Non
si può essere indifferenti”. Lo ha detto, da piazza Plebiscito a
Napoli, padre Enzo Fortunato.
   
“Gridare per la pace è necessario, soprattutto contro ogni
propaganda bellica, ma nello stesso tempo non può essere la
consacrazione della legge del più forte. Eppure – ricorda
sempre Papa Francesco -: «L’invocazione della pace non può
essere soppressa: sale dal cuore delle madri, è scritta sui
volti dei profughi, delle famiglie in fuga, dei feriti o dei
morenti. E questo grido silenzioso sale al cielo. Non conosce
formule magiche per uscire dai conflitti, ma ha il diritto
sacrosanto di chiedere pace in nome delle sofferenze patite, e
merita ascolto. Merita che tutti, a partire dai governanti, si
chinino ad ascoltare con serietà e rispetto». Ve lo dice chi si
è sporcato con la terra bagnata dal sangue, ve lo dice chi ha
raccolto e asciugato le lacrime delle madri che ricevevano la
notizia dei figli decessi in guerra, ve lo dice chi voleva
ascoltare il suono della campane e che invece è dovuto scappare
per il rumore delle sirene. Ho ascoltato l’appello di pace di
una profuga siriana (non bisogna dimenticare le altre guerre del
mondo di matrice religiosa e non. «La pace è santa, la guerra
non può mai esserlo!»”.
   
Secondo padre Enzo Fortunato “c’è allora bisogno più che mai
dello “spirito di Assisi”, ora che «stiamo soffocando senza
dialogo», come ha ricordato Andrea Riccardi. San Francesco
parlava con tutti. E ai Reggitori dei popoli si rivolse perché
costruissero le condizioni per la pace. È quello che facciamo
oggi tutti noi in questa piazza e in tutte le piazze del mondo.
   
(ANSA).
   

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